Pochi giorni fa sono riuscito ad onorare un impegno a cui tengo moltissimo, arrivando in tempo per l’ultimo concerto natalizio dei NuVoices tenutosi a Mestre in Piazza Ferretto, direttamente dalla Francia. Di fatto non ho avvisato nessuno se non la fidatissima Valeria Moccia, che sarei stato presente a dirigere e a suonare un paio di brani.
I NuV sono la mia famiglia allargata assieme ai ragazzi del Marinelli Gospel Choir di Udine. In entrambi i casi abbiamo raggiunto dei bei traguardi umani, poi convogliati in quelli musicali. Parlo dello stare bene assieme, del rispetto e della valorizzazione del tutti, dell’essere compatti verso un ideale che porti a realizzare in un unico modo i progetti: con il cuore e la qualità.
Mi ha fatto sorridere il commento di un attento ascoltatore a Mestre, non friulano, che mi ha fermato dicendo: “Finalmente un coro e non una sfilata de moda!“.
Non so a cosa si riferisse, ma da buon friulano gli ho risposto con un sorriso pensando che la gubana può esser buona indipendentemente dalla confezione.
Solo chi segue un progetto da quasi 20 anni può capire quanto si possa esser legati a un’ idea, ad un’ identità, alla storia che lo ha caratterizzato e il riconoscimento qualitativo del lavoro svolto da tutti è la soddisfazione più alta.
Il 2018 per i NuV è stato un anno impegnativo, non semplice nel far perdere il più possibile vecchi vizi, lavorando in profondità per lasciare la superficialità al di fuori e basta.
Definire e aver la visione di qualcosa di nuovo che non mi annoi, che porti arte e qualità con sè, non è sempre scontato e non mi piace far affidamento su format triti e ritriti, per i quali non serve visione.
La chiave era nella mancanza. Non sono solito guardare indietro, perchè davanti c’è il presente. Sicuramente la vita e le proprie azioni hanno un significato, molto più delle confezioni vuote.
Nulla sarebbe stato possibile senza lo studio, passione, applicazione e dedizione di tutti i NuV, il supporto del team delle Moccia (Valeria e Tiziana), The Groove Factory e i musicisti che ci hanno accompagnato in questo iniziale viaggio verso lo studio.
Il 2019 è già a manetta.